Eva ha 16 anni, e dopo la separazione dei suoi genitori, fa di tutto per andare a vivere con quel padre, Palomo, sfuggente, un po’ poeta, stravagante ma anche instabile e violento. Cerca con lui una casa nella cittadina costaricana di San Jose, che possa ospitarla e abbandonare finalmente la madre, ma no né facile e i conflitti con Palomo arrivano a sfiorare il dramma.
Nel suo film d’esordio Valentina Maurel tratteggia un rapporto padre figlia nel momento più critico dell’adolescenza, quando la sessualità emerge prepotente. È un rapporto segnato dal conflitto, dalla rottura del legame tra i genitori e dall’impossibilità di trovare un equilibrio sano. Per entrambi il confine tra l’amore e l’odio, tra il ruolo di vittima e di carnefice è decisamente sfumato e questo amplifica il conflitto. I personaggi sono interessanti e ben tratteggiati e sono li a ricordare che forse è proprio da questo tipo di relazione che nascono tutti i problemi relazionali che saranno costanti nella vita adulta.
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Stefano Capasso