Isa e Bahar sono una coppia che si è amata e che improvvisamente si separano, alla fine dell’estate. Isa è un professore universitario e Bahar è produttrice televisiva. Passa del tempo durante il quale lui continua a non decidere cosa fare della sua vita, rivede vecchie fiamme, mentre lei si dedica completamente al lavoro. Quando Isa viene a sapere che Bahar sta girando un film sulle montagne turche dell’est, decide di raggiungerla e li, le propone un nuovo inizio.

Nuri Bilge Ceylan racconta una esemplare storia d’amore di conflitti. L’uomo e la donna rappresentano due stereotipi di molte relazioni di questo tipo: lui è l’eterno indeciso, che ricerca l’amore perduto e lo lascia quando lo ritrova; lei è sempre pronta ad accogliere il ritorno, o almeno a lasciarsi tentare da questo. Anche le altre figure marginali del film, maschili e femminili, in qualche modo ricalcano questo pattern. Il risultato non può che essere un infinito loop di dolore, che non trova mai risoluzione, dove i personaggi non riescono mai realmente ad evolvere, continuando a ripetere lo stesso modello all’infinito.

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Stefano Capasso

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